- Valorizzazione economica delle farine e delle semole ottenute da grani “antichi”;
- Definizione di un modello organizzativo e di governance della filiera delle farine e delle semole da grani “antichi”;
- Definizione di un regime di qualità legato alla coltivazione e alla trasformazione dei grani “antichi” attraverso l’ottimizzazione e l’innovazione di entrambi i processi.
Il raggiungimento di questi obiettivi è inevitabilmente legato a una serie di interventi da realizzare e che potremmo sintetizzare nei seguenti punti:
A) Realizzare un modello organizzativo-operativo e della governance della filiera dei grani “antichi” attraverso un modello di accordi formalizzati;
B) Caratterizzazione morfologica e genetica di materiale vegetale reperito nella regione di riferimento;
C) Produzione in purezza di lotti di semi;
D) Ottimizzazione della produzione agricola con riduzione di infestanti in campo;
E) Produzione degli sfarinati e caratterizzazione degli stessi;
F) Studio di prefattibilità di un regime di qualità utile a conservare il valore salutistico e nutrizionale dei prodotti;
G) Analisi del valore di mercato delle farine e delle semole da grani “antichi”;
H) Azione di divulgazione;
I) Definizione di strumenti per la gestione trasparente della filiera.
Per tutti gli interventi che si intendono mettere in atto, sono stati ipotizzati degli indicatoriche consentono la misurabilità degli interventi e di conseguenza la verificabilità del successo del progetto.